“Dell’Ucraina non gli interessa, perché era a Bruxelles” La sporca storia di soldi solo Liguori ha avuto le palle per denunciarla

JOE BIDEN MARIO DRAGHI

La visita del presidente degli Stati Uniti Joe Biden al Consiglio europeo, al termine del summit della Nato e della riunione dei leader del G7, non aveva come obiettivo il sostegno dell’Ucraina. Secondo Paolo Liguori, ospite ieri sera 24 marzo di Barbara Palombelli a Stasera Italia, su Rete 4, “Biden a Bruxelles è venuto a vendere il gas e il petrolio americano al posto di quello russo”. Il direttore di Tgcom24 si dice convinto che “Biden non è venuto in Europa ad aiutare l’Ucraina, ma a raccogliere quello che è stato seminato con la guerra: cioè – ribadisce – la vendita del petrolio e del gas americano al posto di quello russo”. 

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“Non volete capire che le guerre si sono sempre fatte per questo: un tempo era per il petrolio, adesso è per il gas”, sottolinea in diretta Paolo Liguori. Il quale, sull’aumento delle spese militari da parte di alcuni Stati, compresa l’Italia, cita direttamente il Papa che ritiene questa misura una “pazzia” e per la quale ha espresso “vergogna”.

“Sono scandalizzato perché per questo il Papa è stato censurato da tutti i grandi giornali”, continua il direttore. “Una cosa del genere è successa in passato un’altra volta: quando Benedetto XVI, durante la Prima guerra mondiale, si era rifiutato di assumere una posizione belligerante e lo avevano silenziato”, conclude Liguori. “Questo è successo in Italia dove i grandi giornali hanno silenziato il Papa a cui perfino gli ucraini e i russi hanno attribuito una possibilità di trattativa”.

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  1. MEDIA ITALIANI: CRIMINALI DI GUERRA

    L’ambasciatore russo in Italia ha intentato una causa contro La Stampa presso la procura di Roma
    25 marzo 2022, 13:09Testo: Natalia Anufrieva

    L’ambasciatore russo in Italia Sergei Razov ha intentato una causa presso la procura romana per una pubblicazione provocatoria sul quotidiano locale La Stampa.

    Razov ha affermato che “il 22 marzo il quotidiano La Stampa ha pubblicato un articolo d’autore, il cui titolo solleva la questione della possibilità di assassinare il presidente russo”, riferisce Tass .

    “Il codice penale della Repubblica italiana prevede la responsabilità per istigazione a delinquere. Io, come cittadino russo in Italia, ho presentato ricorso alla procura di Roma con la richiesta di indagare in modo accurato, obiettivo e imparziale su questo caso”, ha sottolineato il diplomatico.

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