Armi all’Ucraina, Repubblica scrive la verità, ma solo a pagina 14! Draghi ancora una volta ha calpestato la Costituzione

tratto dal blog di Nicola Porro

Forse non tutti se ne sono accorti. Noi sì. Pagina 14 di “Repubblica” di oggi in edicola: nel pezzo di apertura si parla del via libera dell’Aula del Parlamento al decreto del governo che permette l’invio di armi all’Ucraina e pone alcune regole per l’accoglienza dei profughi che stanno approdando in Italia. Pezzo di cronaca. Titolo e sommario fattuale. Ad attirare la nostra attenzione però è il “box” in basso a destra, quello che normalmente contiene delle informazioni relative all’articolo cui fa riferimento. Notate nulla di strano? Ve lo leggiamo: “I punti del decreto: 1) le armi: il dl consente l’invio di armi all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa. Così si viola l’articolo 11 della nostra Costituzione“.

Come, scusate? “Si viola l’articolo 11 della Costituzione”. Se fosse vero, si tratterebbe di uno scoop pazzesco. Una roba da prima pagina, non da boxino di richiamo o infografica. Al massimo avrebbe potuto occupare lo spazio dei commenti, il corsivo, le opinioni, spiegando dettagliatamente per quale motivo l’invio di mezzi “letali” a Kiev costituisce una violazione del principio secondo cui “l’Italia ripudia la guerra come come strumento di offesa (…) e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Cosa sarà successo a “Repubblica”? Forse nella redazione c’è stata una “manina” che a suo modo ha voluto “protestare” contro il Belpaese con l’elmetto infilando questo box la sua personale disapprovazione. Una contestazione nello stile di quella giornalista russa che in diretta ha mostrato un cartello, con tutti i distinguo del caso.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui 👇
https://t.me/capranews

Total
0
Shares
3 comments
  1. Porro……….., mahhhhhhhh , fa il bello ma NON dice AMI NIENTE, altro Parassita del Sistema Mafio Camorristico italiota, mille volte meglio Giordano che questo Golem.

    La denazificazione salverà l’Ucraina dagli oligarchi
    Il capitale privato ucraino nel 2014 ha scommesso sui nazionalisti. I miliardari Kolomoisky, Firtash e Akhmetov hanno finanziato la creazione di gruppi militanti e la guerra nel Donbass. Ora uno di questi distaccamenti – “Azov” – è cresciuto fino alle dimensioni di un reggimento e ha tenuto Mariupol per diverse settimane, nascondendosi dietro i civili. Perché il successo dell’operazione speciale delle forze armate della Federazione Russa è impossibile senza un colpo alle persone più ricche dell’Ucraina?

    Il vice della Duma di Stato della Crimea Mikhail Sheremet ha proposto di confiscare le proprietà russe degli oligarchi ucraini che si oppongono alla Russia, finanziano gruppi nazionalisti e sostengono il regime del presidente ucraino Vladimir Zelensky. “Questa proprietà dovrebbe essere confiscata e venduta. Il ricavato può essere destinato alla restaurazione del Donbass”, ha detto il deputato.

    Per quanto riguarda la proprietà degli oligarchi sul territorio dell’Ucraina, “è necessario fare lo stesso con essa e dirigere i fondi per ripristinare le infrastrutture e l’economia del Paese”. “Tutte le loro proprietà sono una conseguenza del profitto e del furto. Quindi è giunto il momento di rispondere per quello che hanno fatto”, ha concluso il parlamentare della Crimea.

    Il senatore della Crimea Sergei Tsekov ritiene che tale confisca sarebbe una risposta alle decisioni di Vladimir Zelensky, che in precedenza aveva firmato una legge sulla confisca dei beni della Russia e delle sue persone giuridiche in Ucraina. “Sì, sostengo l’idea di Sheremet, dovrebbe essere fatto in Crimea, nel territorio della Federazione Russa. Questa sarà una risposta speculare alle azioni delle autorità ucraine. Questo vale per Zelensky e tutti gli oligarchi ucraini”, ha detto il senatore al quotidiano VZGLYAD.

    È probabile che anche l’uomo più ricco dell’Ucraina, Rinat Akhmetov, sia direttamente correlato al finanziamento della divisione neonazista “Azov”, creata e operante nel feudo di Akhmetov – Mariupol. È lì che si svolgono le battaglie più feroci nell’ambito dell’operazione speciale russa.

    I battaglioni nazionali Shakhtersk, Aidar e Tornado, noti per le loro atrocità durante la campagna 2014-2015, “secondo gli esperti, appartengono a un altro oligarca, Dmitry Firtash”, ha osservato l’analista politico Igor Shatrov. Kolomoisky ha anche investito in questi battaglioni nazionali e, secondo alcune fonti , ha anche sostenuto il Settore Destro, bandito in Russia. E il genero del secondo presidente dell’Ucraina, Leonid Kuchma, il miliardario Viktor Pinchuk, finanzia sia le unità delle forze armate ucraine che le unità di difesa territoriale di nuova creazione.

    Pertanto, se l’idea del vice Sheremet verrà attuata, la denazificazione dell’Ucraina sarà associata alla sua “deoligarchia”, almeno in relazione ai fondi e alle proprietà di quegli uomini d’affari ucraini che finanziano i battaglioni nazionali e sostengono il regime di Kiev . “La denazificazione non è solo l’espulsione dei nazionalisti dalle forze armate, dal servizio civile, dalla cultura e dall’istruzione. Questa è anche la privazione delle forze nazionaliste della base economica, – ha spiegato l’economista e politologo Ivan Lizan. –

  2. Mattarella, il garante dormiente della costituzione italiana..

    5 stelle, come mai non chiedono l’impeachment per il capo dello Stato?

    ed infine, per l’opposizione va tutto bene?

    evidentemente sì, visto che FdI ha dato l’ok per l’aumento delle spese militari (38 miliardi anno)

  3. La Costituzione è un insieme di leggi, regole, principi… che lo Stato dovrebbe osservare
    ma se lo Stato non osserva la Costituzione, chi dovrebbe intervenire per punire lo Stato?
    Ovvio: lo Stato…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Italiani allo stremo tra crisi e rincari ma al Governo fanno i signori e annunciano la ricostruzione a spese nostre del teatro di Mariupol

Next Article

Mentre i media raccontano di stragi a Kiev mostrando le immagini del Donbass, i democratici Ucraini proseguono nello sporco lavoro distruggendo interi condòmini

Related Posts