La pagliacciata dei deputati italiani in Ucraina si terrà nonostante il divieto di Di Maio: sarà solo rinviata di dieci giorni

LUIGI DI MAIO

La missione umanitaria sconsigliata dal ministro è stata rinviata di dieci giorni, ma la comunità Papa Giovanni XXIII conferma che si farà, anche con deputati e senatori

Ucraina, i parlamentari italiani non ascoltano Di Maio: “Andiamo a Leopoli”.

A testimoniare lo sprezzo del pericolo dei nostri onorevoli, ecco la notizia che oltre trenta parlamentari italiani – per ora privi di nomi e cognomi, quasi tutti, ma non tutti, come vedremo (tra i pronti a partire, abili e arruolati, ci sono Grimaldi, Rauti, Mantovani, ma anche gli europarlamentari Majorino e Bonafé – erano pronti a partire per l’Ucraina per tersimoniare la loro volontà di pace, ma almeno per ora la Farnesina li ha bloccati. È stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a scrivere ai presidenti di Camera e Senato chiedendo di fermare la missione organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. L’ultima parola ad ogni modo non è ancora detta perché, come spiega il segretario dell’associazione, Gianpiero Cofano, «siamo sempre in contatto con la Farnesina e ci rendiamo conto della situazione, ma dobbiamo valutare se sia necessario andare comunque». Con tanto di parlamentari al seguito, ovviamente.

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