Ucraina, la soluzione di Letta per risolvere la crisi? Una sana manifestazione pagliacciata per fare il fenomeno a favore di telecamere

Manifestazione pro-Ucraina, a Firenze ci sarà tutto il centrosinistra (ma il M5S non ha ancora deciso)

Fioccano le adesioni per l’appuntamento di sabato prossimo in Piazza Santa Croce nel capoluogo toscano. Oltre ai sindacati e a una miriade di associazioni, tra cui Anpi e Agesci, ci sarà il fronte progressista al gran completo. Solo Conte non ha ancora risposto all’appello.

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La manifestazione per esprimere solidarietà alla popolazione ucraina e per promuovere la pace, prevista sabato a Firenze, alle tre di pomeriggio in Santa Croce, raccoglie un fiume di adesioni. Si chiama «Cities stand with Ucraine» (le città stanno con l’Ucraina), si svolgerà in 100 diverse città europee, con Firenze come capofila. «Quella di sabato — commenta il sindaco Dario Nardella, che è anche presidente di Eurocities, la rete che raggruppa le maggiori città continentali — è la più grande manifestazione realizzata in Europa dall’inizio della guerra. Vogliamo che l’Europa abbia una sola voce. Sul gas per esempio non tutti la pensano allo stesso modo, sulle responsabilità della Russia non tutti la pensano allo stesso modo. Noi chiediamo all’Europa di avviare un’iniziativa diplomatica forte».

Dopo le adesioni della comunità ucraina di Firenze, del governatore Eugenio Giani per la Regione e del segretario nazionale del Pd Enrico Letta, ieri sono arrivati moltissimi annunci di presenze in Santa Croce. A dare peso al ruolo del capoluogo toscano in questa battaglia, ci sarà la partecipazione dell’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk. «Credo che sarà la prima volta che parteciperà dall’inizio della guerra, in presenza, a una manifestazione», dice Nardella. Anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sarà in piazza a Firenze, prima di partecipare al presidio bolognese. Annunciate inoltre le presenze dei segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. «La Cgil ha fatto appello alla diplomazia europea e internazionale — dice Landini — affinché si giungesse a una soluzione negoziata. Ora occorre riporre le armi, non inviare nuovi armamenti e lavorare strenuamente a ogni livello per una tregua, fornendo aiuto umanitario e sostegno alle popolazioni in Ucraina e alle migliaia di pacifisti arrestati in Russia».

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  1. Praticamente tutti i guerrafondai che inviano le truppe e armi verso l’ Ucraina per destabilizzare ancora di più quel paese e che incitano l’odio razziale contro il favoloso popolo russo, tutti gli amanti del vacc… omicida e del green pass jazzista, hanno deciso di fare una manifestazione per la pace in Ucraina e si sono dimenticati per la pace negli altri paesi del mondo, o per i milioni di italiani che queste stesse persone ( vigliacche ) hanno deciso di lasciare senza lavoro perché rifiutano il siero sperimentale. Da sputare in faccia

  2. I mongoloidi di sinistra si pisciano addosso dalla felicità quando il Partito li convoca per una passeggiata in città.
    Le manifestazioni quando sono convocate dai dittatori servono a RAFFORZARE il REGIME
    Invece quando sono vere manifestazioni popolari o vengono ignorate dai media o represse dagli sbirri.
    Il Popolo è inutile che manifesti, o si fa la RIVOLUZIONE o non si fa nulla (Lenin docet)

  3. Allora per una guerra lontana da noi si mobilitano tutti anche i sindacati e per le persone che perdono il lavoro non troviamo nemmeno una associazione. Per la guerra in Siria non ho visto nessuna mobilitazione, ma sai la’ sono cattivoni, vuoi vedere che anche le guerre non sono tutte da condannare? Il solito doppiopesismo sinistro.

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