“Le uniche condizioni accettabili oramai sono le mie” Putin umilia Macron: se volete negoziare siete voi che dovete cedere. La Russia non torna indietro

“LA RUSSIA VUOLE TUTTA L’UCRAINA”. LO DICONO FONTI DELL’ELISEO DOPO LA TELEFONATA DI FUOCO TRA IL PRESIDENTE FRANCESE MACRON E PUTIN. SECONDO MAD VLAD “È GRANDE LA RESPONSABILITÀ DEGLI OCCIDENTALI”, CHE SI COMPORTANO “COME NELLA EX JUGOSLAVIA, CON I BOMBARDAMENTI DI BELGRADO”. IL PRESIDENTE RUSSO HA ACCUSATO GLI UCRAINI DI “CRIMINI DI GUERRA NEI VILLAGGI. SI COMPORTANO COME NAZISTI”. LA RISPOSTA DI MACRON: “TU RACCONTI DELLE STORIE A TE STESSO E CERCHI UN PRETESTO. COSÌ IL TUO PAESE FINISCE ISOLATO E…”


Da blitzquotidiano.it

L’obiettivo di Putin è di prendersi tutta l’Ucraina. Lo dicono fonti dell’Eliseo dopo la telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e Vladimir Putin.

La telefonata

La telefonata di un’ora e mezzo fra Emmanuel Macron e Vladimir Putin è stata voluta dal presidente russo ed è stata l’occasione di verificare “la determinazione del presidente russo ad andare fino in fondo nell’operazione in Ucraina”. Lo si è appreso da fonti dell’Eliseo, secondo le quali Putin ha telefonato a Macron “per informarlo sulla situazione e sulle sue intenzioni nel quadro del dialogo che Mosca e Parigi continuano a mantenere”.

Putin e le accuse agli occidentali

Secondo la ricostruzione delle fonti dell’Eliseo, il disaccordo fra Macron e Putin è emerso in tutta la sua evidenza. Putin “ha indicato che le operazioni in Ucraina procedono secondo i piani” russi ed è tornato a lungo sulle sue motivazioni: “il rifiuto degli ucraini di applicare gli accordi di Minsk e la denazificazione dell’Ucraina”. Secondo Putin, in tutto quello che sta succedendo “è grande la responsabilità degli occidentali”, che si comportano “come nella ex Jugoslavia, con i bombardamenti di Belgrado”.

“Per questo – ha detto Putin – sono stato costretto ad agire”. Il presidente russo ha accusato gli ucraini di “crimini di guerra nei villaggi”, affermando che “si comportano come nazisti”. “Sono disponibile al negoziato ma – ha insistito Putin citato dall’Eliseo – questo deve essere basato sul disarmo dell’Ucraina. Se gli ucraini non lo accettano con metodi politici e diplomatici, lo otterremo per via militare. La campagna subirà adattamenti via via che gli obiettivi saranno raggiunti. Ordinerei una sospensione delle operazioni soltanto se gli ucraini accettassero le condizioni”.

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La risposta di Macron: “Tu racconti delle storie a te stesso e cerchi un pretesto”

Secondo l’Eliseo, Macron ha risposto che “Putin commette un errore grave sul regime politico ucraino, non si tratta di nazisti” ha insistito Macron, dicendo in modo chiaro a Putin:

“Tu racconti delle storie a te stesso, cerchi un pretesto, quello che dici non è conforme alla realtà e in ogni caso non giustificherebbe la violenza. Così – ha proseguito Macron – il tuo Paese finisce isolato e indebolito, con sanzioni sul lungo periodo”.

Il presidente francese ha ribadito che “tutta la responsabilità” del conflitto ricade su Putin ma che se il presidente russo “decidesse di fare altrimenti, di percorrere un’altra strada, è ancora possibile dialogare, in particolare tenendo conto degli interessi della Russia, della sua sicurezza”.

Quanto alle operazioni sul terreno, Putin ha negato i bombardamenti a Kiev, affermando in particolare che quelli contro la torre della televisione sono stati “tiri mirati che non hanno colpito civili”. “Se la situazione si aggrava – ha detto ancora Putin a Macron – la colpa è degli ucraini che non accettano le condizioni. Bisogna negoziare adesso, e alle condizioni poste” da Mosca, ha concluso.

Federico Giuliani per Il Giornale

La Russia continuerà la lotta contro i nazionalisti Ucraini “senza compromessi” e potrebbe anche aumentare le esigenze nei confronti di Kiev. Nel suo terzo colloquio telefonico avvenuto dallo scoppio della crisi ucraina con Emmanuel Macron, Vladimir Putin è stato chiarissimo. Forse ancor più delle volte precedenti.

Le parole di Putin

Il colloquio tra Macron e Putin, al quale ne è seguito uno tra lo stesso Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è durato un’ora e mezza. Il Cremlino, dal canto suo, ha parlato di un “un franco scambio di opinioni” sulla situazione relativa all’Ucraina. In realtà i russi hanno fatto sapere di non aver alcuna intenzione di tirarsi indietro finché non avranno completato tutti i loro obiettivi. Ma cosa si sono detti i due leader?

Innanzitutto, la telefonata è stata voluta da Putin ed è stata – ha spiegato l’Eliseo – l’occasione di verificare “la determinazione del presidente russo ad andare fino in fondo nell’operazione in Ucraina”. Da Parigi, infatti, fanno sapere che il capo del Cremlino ha telefonato a Macron “per informarlo sulla situazione e sulle sue intenzioni nel quadro del dialogo che Mosca e Parigi continuano a mantenere”.

La determinazione di Mosca

Putin ha sottolineato che gli obiettivi dell’operazione russa in Ucraina, ovvero la sua smilitarizzazione e la determinazione di uno status di neutralità del Paese, saranno raggiunti in qualsiasi caso. Come se non bastasse, il presidente russo ha anche manifestato a Macron il suo dissenso circa il discorso sull’invasione russa in Ucraina pronunciata dal presidente francese. Qualsiasi tentativo da parte di Kiev di ritardare i negoziati, inoltre, comporterà l’aggiunta di ulteriori elementi da parte di Mosca alla sua lista di richieste, ha chiarito Putin.

Macron, che nei giorni scorsi aveva voluto tenere aperto un canale di dialogo con Putin, ha potuto così constatare la tenace determinazione di Mosca. Il presidente russo ha infine dichiarato che le forze armate russe stanno facendo tutto il possibile per salvare la vita dei civili ucraini. “Le armi ad alta precisione vengono utilizzate per distruggere esclusivamente infrastrutture militari”, si legge nel comunicato del Cremlino. Inoltre Putin ha affermato che le “accuse di presunti bombardamenti” contro Kiev e le altre città ucraine non corrispondono alla realtà e sono “elementi di una campagna di disinformazione antirussa”. Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, inoltre, Putin ha fatto pressione su Macron affinché faccia il possibile perché tutti gli stranieri siano evacuati dall’Ucraina.

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  1. 14.000 vittime dai bombardamenti in Donbas in 8 anni, la maggior parte civili, la strage di Odessa non sono storie caro Macron anche se i nostri media omertosi li hanno ignorati. Li avete messi al potere voi con il colpo di stato questi bravi signori che governano in Ucraina. Quanto meno i russi non sono così subdoli ed ipocriti e ci mettono la faccia in quello che fanno. La Russia non si è mai piegata e non si piegherà neanche questa volta, non come noi europei che siamo diventati i servi leccapiedi degli yankee.

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