GreenPass, le parole di Rasi mettono Draghi e Speranza con le spalle al muro: anche lui favorevole per l’eliminazione immediata

Solo tre giorni fa Guido Rasi diceva: «Il green pass in questo momento ha una funzione di stimolo a continuare a vaccinarsi e la popolazione meno vaccinata è quella over 50, o per lo meno è quella più critica nel non essere vaccinata». Per il consulente al Covid del commissario all’emergenza Figliuolo «ha senso mantenere una certa pressione, perché alla fine se si va a vedere ogni giorno 5/10mila nuove prime dosi vengono fatte. E hanno un valore». Insomma, per l’ex direttore dell’Ema e docente di Microbiologia all’Università Tor Vergata bisognava continuare sulla strada del certificato verde. Questo solo tre giorni fa. Poi, ieri, la svolta.

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Rasi ha cambiato radicalmente idea. In un’intervista a “La Stampa” spiega che «il green pass ha l’unico senso di motivare le persone a vaccinarsi, per cui al momento non serve più molto». L’intervistatore non riesce a crederci. Per essere sicuro, gli chiede un’altra volta se non sia il caso di tenerlo ancora in vigore. Rasi, però, non fa marcia indietro: «In questo momento non serve a molto. Se riteniamo indispensabile vaccinare tutti va mantenuto, altrimenti se ne può fare a meno». Il giornalista non si arrende: «Non sarebbe un condono sanitario?». Il super consulente lo definisce «un termine forte», e spiega: «A un certo punto ai vaccinati bisognerà dire: “Signori, andiamo molto meglio, anche se non grazie a voi». È proprio vero che siamo in una nuova fase della pandemia.

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4 comments
  1. Schifosa carogna, la pandemia si è evoluta come tutte le altre pandemie nella storia, non certo grazie ai vostri “vaccini” farlocchi.

  2. sono tutti Poggiolini, si muovono per interessi, ma ora la gente si é stancata del Tso di Stato, di conseguenza i tiranni fanno marcia indietro

    forse hanno capito che se alle persone vieti di lavorare, non entrano soldi all’erario e le aziende si trovano senza personale

  3. GUARDATE CHE NUMERI E SIAMO ALL’INIZIO DI UNA ESCALATION
    Covid, l’Istituto Superiore di Sanità: “il 68% dei ricoverati e il 63% dei morti è vaccinato, 12.811 ricoveri e 2.403 decessi dopo la terza dose”
    Covid, il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità fornisce i dati di ricoveri e decessi per stato vaccinale: migliaia di decessi e ricoverati anche dopo la terza dose, la grande maggioranza dei morti e delle ospedalizzazioni è tra i vaccinat Anche nei reparti di terapia intensiva, per la prima volta, il numero dei vaccinati ricoverati è superiore a quello dei non vaccinati: nello stesso lasso di tempo (dal 7 gennaio al 6 febbraio), infatti, sono entrati nei reparti di rianimazione 2.625 pazienti. Di questi, 1.261 pari al 48% erano non vaccinati, mentre la maggioranza (il 52%) aveva ricevuto il vaccino.

    Una buona fetta dei ricoverati in tutti i reparti aveva ricevuto persino la terza dose: si tratta di ben 12.271 pazienti nei reparti ordinari, pari al 29,1% del totale, e di 540 pazienti in terapia intensiva, pari al 21% del totale.

    Nell’ultimo bollettino, inoltre, è fornito il numero dei morti del mese di Gennaio: i decessi in Italia sono stati 9.295, di cui 3.470 non vaccinati e 5.825 vaccinati. Significa che il 37,3% dei morti non era vaccinato, a fronte di un 62,7% di morti vaccinato. Tra questi, 2.403 avevano ricevuto la terza dose, pari al 25,8% del totale.

    https://www.meteoweb.eu/2022/02/covid-dati-bollettino-iss-ricoveri-e-morti-vaccino/1767741/

  4. Saranno i dati del ministero della salute a far cambiare idea sul GP a questo rasi? E chissà se non sono persino gonfiati. Adesso sarà difficile mentire al signor drago ” che non si vaccina muore ” dovrebbero processarlo per direttissima. Ed ancora non hanno visto niente. Adesso si che scoppia la moria.

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