In momenti delicati come quelli che stiamo vivendo in queste ore ci sembra corretto riportare le riflessioni dei pochi giornalisti che in carriera hanno realmente conosciuto il fronte.
Vi proponiamo cosa ha scritto Toni Capuozzo questa mattina su Facebook:
E’ difficile provare a essere razionali quando sai che c’ĆØ chi muore, adesso, e quando tutto sembra una follia. L’invasione di Putin ĆØ basata su due convinzioni: 1) Gli Stati Uniti non interverranno se non a parole, e la Nato idem 2) Le sanzioni faranno male alla Russia ma non sono fatali.
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L’invasione ha due obbiettivi, annunciati nelle parole di Putin 1) demilitarizzare 2) denazificare il paese. Cosa vuol dire ? Distruggere l’apparato militare e destituire la dirigenza politica ucraina, magari sostituendola con uomini ucraini di fiducia.
Quanto ci vorrĆ per raggiungere questi obbiettivi ? E’ questa la domanda che decide l’agenda dei prossimi giorni, e la natura del conflitto.
La terza guerra mondiale ? Se qualcuno si azzardasse a intromettersi, Putin promette conseguenze mai viste, ma nessuno lo farĆ . ResterĆ un conflitto locale, che cambia il mondo, e spoglia i sogni di quieta globalizzazione, di allegro e indolore contagio della democrazia.
Allora tutta causa di Putin ?
Chiediamoci se ĆØ stato saggio aprire filiali Nato come caffetterie, e se l’Ucraina ha giocato la carta giusta, scegliendo di non essere neutra e rassicurante parte terza. Un giorno nero per l’ Europa, umiliante per gli Stati Uniti.
E per Putin ? Come per ogni giocatore, dipende da come finisce l’azzardo. Noi? Il barile di petrolio ha superato i 100 dollari, oggi. Fa male al cuore vedere quel che succede, ma anche il portafoglio duole un po’.
Se si azzardano sanno benissimo cosa gli aspetta, ATOMICA e di quella si cacano, hai voglia a nasconderti per decenni.
Uno dei pochi a commentare lucidamente, senza frignare: vogliamo la pace, Signore, dacci la pace.