Matteo Renzi ha lasciato il board della società russa Delimobil dopo l’invasione russa in Ucraina.
L’ex primo ministro ha abbandonato il consiglio dell’azienda di car sharing, di cui faceva parte dall’anno scorso.
Matteo Renzi ha abbandonato il consiglio di Delimobil, azienda russa di car sharing fondata dall’imprenditore italiano Vincenzo Trani. Lo ha riferito per primo il quotidiano economico inglese Financial Times. La notizia è poi stata confermata dallo staff dell’ex primo ministro. Renzi era entrato a far parte della dirigenza l’anno scorso, in vista di una quotazione di Delimobil sul mercato americano, poi congelata a causa delle tensioni fra Mosca e Washington. La società ha 7,4 milioni di utenti registrati e opera in 11 città della Russia.
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui 👇
https://t.me/capranews
La scelta di Renzi è stata presa in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Il senatore leader di Italia Viva, prosegue il giornale britannico, ha inviato una mail ai direttori di Delimobil per comunicare le sue dimissioni con effetto immediato. Trani è il direttore della Camera di commercio italo-russa.
Alla fine Salvini ha detto sì. Dopo tanto frignare si inchina anche lui al volere di Draghi
24 Febbraio 2022, 18:07 249 Views
Il governo pone la fiducia alla Camera sul D.L. sull’obbligo vaccinale
L’emergenza volge al termine ma il Governo continua a perseverare sulla strada delle imposizioni. L’obbligo vaccinale per i soggetti over 50 è stato prorogato fino al prossimo 15 giugno, ben oltre la data di scadenza dello stato d’emergenza. La Camera ha approvato la fiducia con 372 voti a favore e 46 contrari. Il decreto legge che fissa l’obbligo è inerente anche ai vincoli legati all’applicazione del Green pass. Il provvedimento è in prima lettura, dovrà quindi essere esaminato anche dal Senato ed approvato entro l’8 marzo.
Ma perchè gli piace fare queste figure qualcuno se l’ha chiesto? Secondo me loro hanno deciso che resteranno per sempre al governo, e di quello che pensiamo noi non gli interessa per niente ci ignorano le elezioni resteranno un sogno, se si permettono di abolire l’emergenza senza levare le restrizzioni, questi si sentono in una gabbia di acciaio, perché le cretinate che sparano in altri tempi non se le sognavano nemmeno, meditate gente meditate.