Il vaccino non funziona su tutti: Repubblica lo racconta come niente fosse, dopo mesi di propaganda vergonosa per fare punturare chiunque

Il vaccino non funziona in tutte le persone in modo uguale. Uno studio inglese spiega perché alcuni rispondono meglio. Età, sesso, peso corporeo, dipendenza dal tabacco e presenza di altre malattie indicano chi è più protetto. E chi potrebbe aver bisogno della quarta dose

tratto da Repubblica

vaccino non è uguale per tutti: ci sono ricchi e poveri anche quando si parla di anticorpi. Essere donne, giovani e magre fa rendere al massimo la dose iniettata. Ad arrancare leggermente di più sono invece gli anticorpi degli uomini, se anziani e sovrappeso. I primi dati sull’uso dei vaccini nel mondo reale stanno mettendo in luce le diversità fra i nostri sistemi immunitari. L’università di Dusseldorf ha trovato un terzo degli over 80 vaccinati con le due dosi di Pfizer privo di anticorpi neutralizzanti. Sotto ai 60 anni il valore scende al 2,2%. “Ce lo aspettavamo, negli anziani i vaccini purtroppo funzionano meno” spiega Andrea Cossarizza, immunologo dell’università di Modena e Reggio Emilia. Questo è uno dei motivi per cui alle categorie più a rischio per il Covid si è deciso di somministrare i vaccini con un’efficacia più alta, quelli a Rna (Pfizer e Moderna).

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Negli anziani il numero di anticorpi aumenta però con il richiamo, hanno visto i ricercatori di Dusseldorf. Con una sola dose sarebbe ancora più basso di così. Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell’Istituto per i tumori di Roma Regina Elena aggiunge: “L’immunità non è fatta solo di anticorpi, ci sono anche i linfociti. Ma sono più difficili da misurare e questi primi studi ancora non ne tengono conto. Negli anziani, comunque, bisognerebbe continuare a fare attenzione anche dopo il vaccino ed eventualmente prevedere una terza dose”.

Ciliberto e i suoi colleghi del Regina Elena hanno misurato la risposta al vaccino in 238 fra gli oltre mille operatori sanitari immunizzati nella primissima fase della campagna, con Pfizer. Gli over 56 hanno il 25-30% di anticorpi in meno rispetto agli under 37. Uno scarto simile si registra fra i vaccinati normopeso e quelli preobesi e obesi. “Abbiamo eseguito il test sierologico a tre settimane dalla prima dose e una settimana dopo la seconda. Proseguiremo lo studio per un anno, per capire quanto dura la protezione del vaccino”.

Che le persone sovrappeso faticassero a raggiungere lo stesso livello di anticorpi era dato noto già prima del Covid. “Obesità e diabete – spiega Ciliberto – pongono l’organismo in uno stato di infiammazione cronica che non facilita il funzionamento del sistema immunitario in generale”. Una spiegazione simile può essere data quando si confrontano uomini e donne. “Gli estrogeni – spiega Cossarizza – sono molto utili a mantenere sotto controllo la risposta infiammatoria. E’ uno dei motivi per cui nel genere femminile il Covid crea un po’ meno danni. Spiega anche come mai la risposta ai vaccini sia in genere migliore nelle donne rispetto agli uomini. Non lo vediamo solo con il coronavirus, ma anche con i vaccini per la tubercolosi e la rosolia, ad esempio”.

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  1. Covid, Figliuolo: “entro fine settimana 1 milione di vaccini Novavax, le quarte dosi dal 1° marzo”
    Il commissario Figliuolo: “a fine settimana arriveranno poco più di un milione di dosi di vaccino Novavax”

  2. Non ci sono commenti…, mi limito a constatare che l’ultimo report ISS (16/2) conta in circa 9.000 i morti dal 24/12 al 23/01 per covid, di questi circa 6.000 con vaccino, e i 6.000 sono troppi per un buon vaccino.
    E’ ovvio che non funziona su tutti,
    funziona … su i sani si … su i malati no!
    era semplice constare ciò, già dai primi giorni, da quando hanno dichiarato la pandemia.
    il covid ha colpito i malati (maggiormente i già gravi) tanto è che su 153.000 decessi 146.000 sono over 60 e 7.000 dono sotto i sessanta anni;
    occhio morti in due anni e in gran parte senza assistenza medica, si perché non credo che i 153.000 siano tutti passati per ospedale o in T.I.!
    Da verificare poi il perché i decessi complessivi sotto i sessanta anni sono aumentati da quando ci si vaccina.
    Per trarre conclusioni non occorre un virologo, è sufficiente un buon matematico.

  3. In Europa ancora non abbiamo ancora un vero vaccino, l’unico che si avvicina alla definzione di vaccino è il Novavax che è due mesi che deve essere distribuito e ancora non c’è. A pensarci bene sembra un modo per imporre il farmaco ad RNA o DNA, questi ultimi ormai esclusi dalla distribuzione, e se questo non è un modo di sperimentare a costo zero, per le big-pharma, non so più cos’è. Con tutti gli infetti e i morti di covid nonostante il siero pfizer stanno ancora facendo questi discorsi sull’efficacia! E non si guardano nemmeno gli effetti avversi! Con questi dati disastrosi si dovrebbe solo cercare di distruggere le dosi rimaste il più in fretta possibile per evitare che qualcun’altro le assuma per sbaglio! E invece dal 1 marzo si parte con il quarto giro. CRIMINALI.

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