Imprenditore si vanta di chiudere le porte dell’azienda ai dipendenti senza vaccino. Si scatenano le proteste in rete: non compreremo mai più i tuoi prodotti

Carpisa e Yamamay, patron Cimmino: «No vax, nella mia azienda ancora 140 “irriducibili”»

tratto da Il Mattino

Luciano Cimmino, cavaliere del lavoro dal 2012, patron della holding Pianoforte – alla quale fanno riferimento i marchi Carpisa e Yamamay – fa un’analisi attenta di questo lungo periodo di pandemia e – da oggi – suo malgrado, sarà costretto a rimandare a casa i dipendenti over 50 sprovvisti del Super Green pass. La legge parla chiaro: i lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto cinquant’anni d’età, per accedere al luogo di lavoro dovranno esibire il Super Green pass che si ottiene solo con la somministrazione del vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non sarà in grado di mostrare la certificazione risulterà – sempre nel rispetto del decreto legge – assente ingiustificato, non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. E c’è dell’altro. I trasgressori rischiano una multa compresa tra 600 e 1500 euro.

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Cavaliere, quanti dipendenti ha?

«In tutta Italia il gruppo conta circa 2mila lavoratori».

Ha fatto un calcolo per stabilire, in maniera orientativa, il numero di non vaccinati?
«Più o meno il 7 per cento. È un dato elaborato per l’azienda di Gallarate: 15 No vax su duecento dipendenti». 

Spalmando questa percentuale sul totale dei lavoratori gli “irriducibili” dovrebbero essere poco meno di 150.
«È chiaro che non sono cifre precise, ma sì, di questo parliamo».

Come pensa di regolarsi a partire da oggi quando entrerà in vigore la nuova stretta?
«Nell’unico modo possibile».

Quale?
«Rispettando la legge come siamo abituati a fare. Qui si seguono le regole. Se gli over 50 senza Super Green pass non possono avere accesso in azienda, c’è poco da fare: non entreranno».

Niente più stipendio, quindi.
«Non l’ho deciso io. D’altronde che il vaccino sia necessario mi sembra fuori discussione».

Non la pensano tutti così.
«Ho perso cari amici per colpa del Covid, dico sempre che questo virus è stato un “furto di vita”». 

Due anni drammatici.
«I giovani guardano avanti, prima o poi la pandemia sarà acqua passata e in tanti nemmeno la ricorderanno. Per me – e per chi appartiene alla mia generazione – è diverso: quello che abbiamo perso non lo recupereremo più».

Prima si riuscirà a venirne fuori e meglio sarà.
«Ci abbiamo provato a spiegarlo a chi lavora con noi. Sono state messe in atto anche una serie di azioni di persuasione, colloqui singoli…».

Con quale risultato?
«In alcuni casi è andata bene in altri no. Sembra sia diventata una “fede” non vaccinarsi. Abbiamo organizzato tamponi anche tre volte alla settimana».

Sempre per i No vax?
«Certo. L’obiettivo è andare incontro alle esigenze dei nostri dipendenti. Tutto quello che è stato possibile fare – sempre nel rispetto delle regole – posso assicurarvi che lo abbiamo garantito».

Periodo faticoso da tutti i punti di vista. Il mercato si avvia verso una ripresa?
«È stata dura. Yamamay ha sofferto un po’ meno: anche durante il lockdown gli store di intimo rientravano nelle attività commerciali autorizzate a lavorare. Con Carpisa invece no».

Niente viaggi, niente valigie.
«Il marchio Carpisa è strettamente legato al turismo, ai viaggi appunto. Per mesi è stato tutto drammaticamente fermo. Ad oggi l’attività è in fase di ripresa ma posso assicurarvi che si fa ancora molta fatica».

La pandemia ha assestato colpi durissimi all’economia.
«Se da un lato c’è chi soffre, dall’altro in tanti si stanno arricchendo».

A chi fa riferimento?
«Pandemia a parte, avete notato che non c’è più un palazzo dove non stiano rifacendo le facciate? Provo vergogna quando leggo che hanno messo a segno truffe per quattro miliardi di euro».

Colpa del super bonus. 
«Fatta la legge trovato l’inganno».

Da chi incassa l’anticipo e poi scappa a chi, per accreditarsi, arriva a modificare con photoshop le facciate per presentare risultati, finti, di lavori a regola d’arte. I raggiri – qui a Napoli ma non solo – si nascondono anche dietro questi comportamenti.
«Non metto in dubbio che la maggioranza delle imprese stia lavorando bene e onestamente, ma i truffatori purtroppo resistono e sembrano essere tanti».

Ci vogliono più controlli.
«A Firenze abbiamo aperto un ristorante con Sophia Loren, ispirato alla pizza e alla cucina napoletana. Un format che sarà presto replicato a Milano. In meno di un mese abbiamo avuto la visita di Nas e Guardia di Finanza, in entrambi i casi ci hanno rilasciato verbali di “congratulazioni”».

Tutto in ordine, dunque.
«Certo e fanno benissimo a fare controlli anche due, tre volte al mese. Solo che poi fa davvero molta rabbia sentir parlare di truffe allo Stato da miliardi. Perché in quei miliardi ci sono anche soldi nostri».

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7 comments
  1. In effetti da un tizio che “ragiona” come questo Cimmino non accetterei neanche un regalo, per me può fallire subito. Da perfetto ignorante di epidemiologia e statistica, ancora non capisce che il covid ha sicuramente ucciso circa 4000 persone senza altre patologie in 2 anni (meno di un’influenza), e gli altri morti erano in gran parte 80enni con 2-3 patologie gravi. Inoltre, nella sua ignoranza non capisce che il covid-19 si sarebbe potuto curare facilmente (anche per quelli che sono morti) con le terapie domiciliari, senza iniettarsi 3 dosi di schifezze che non prevengono i contagi, e possono ammazzare provocando cardiopatie.E solo per favorire un business CORROTTO della criminale Pfizer e soci. Su da bravo, Cimmino, vai al parco a giocare col nipotino, è meglio, di cazzate ne hai dette abbastanza…

    1. Assolutamente d’accordo. Questi figli di Satana hanno ammazzato oltre 100.000 italiani con la loro “Tachipirina e prega per noi”. MA DA QUANDO SI USA UN ANTIEPIRETICI E ANTINFIAMMATORIO CONTRO UN VIRUS O DEI BATTERI???!!! LO SANNO ANCHE ALLE SCUOLE ELEMENTARI CHE SERVE UN’ANTIBATTERICO E VITAMINE PER RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO !!! Pagheranno per aver ucciso mio padre 66enne, mio zio 65enne, e mio cugino di anni 42…per non menzionare tutti gli amici e colleghi eliminati in questo modo, o con il siero genico sperimentale….

  2. Sinceramente provo una profnda tristezza nel sentire le solite banalità, il vaccino serve e manda i no-vax a fare il colloquio con lo psicologo per convincerli che si sono sbagliati e devono diventare pro-vax. Non credo che comprerò nemmeno per regalarli i suddetti prodotti. Stai discriminando le persone! Cercati informazioni su pubmed magari capisci l’errore ma temo che sia inutile.

  3. Quello che accade in questa azienda non è certo colpa del titolare, ma di un governo e un ministro che hanno obiettivi diversi da lavoratori e imprenditori.

  4. Chi ubbidisce a delle regole criminali è un criminale, affermare che “eseguivo gl’ordini” non è una scusa.
    SE TUTTI noi ce ne fossimo fregati, da subito, delle regole dementi del governo, questa DITTATURA COVID non sarebbe nemmeno iniziata.
    A questo “imprenditore” piace scodinzolare quando vede il padrone
    e probabilmente si piscia addosso dalla gioia quando un politicante lo loda per il suo servilismo.

  5. certamente un governo criminale, ma chi applica questi decreti è complice e sottomesso e presta consenso al governetto illecito e criminale. pertanto merita come imprenditore negoziante commerciante, lo stesso trattamento. di restare lui in mutande, come lui e loro fanno con le persone che li hanno fatti guadaganre . che sia davanti a Dio e alla legge karmica a rispondere del suo e vostro atteggiamento. intanto voi, le tasche piene, e chissà che potreste trovarvi senza un centesimo per vivere. vigliacchi e traditori del popolo.

  6. Certo rispetta le leggi e contribuisci a sprofondare sempre più nella dittatura nazi-sanitaria in cui ci troviamo. Collaboratore sei.. Nel frattempo lascia a casa a morire di fame chi ha contribuito a farti arrivare dove sei… mi trattengo… perché ora meriteresti gli insulti…. quando tutto questo finirà, non saranno solo i tuoi dipendenti a ricordarsi di quello che stai facendo… ma anche tutti noi…

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