Ucraina, Draghi si presta a reggere il moccolo a Biden! Annunciato l’invio di mille nostri soldati per rafforzare il confine

Ucraina, l’Italia pronta a inviare mille uomini per rafforzare il fianco Sud-Est dell’Europa.

Anche l’Italia è pronta a inviare nuove truppe per contribuire a rafforzare il confine Sud-Est dell’Europa. La chiave è quella di alzare ulteriormente le misure di deterrenza per fronteggiare l’escalation di Mosca. Si tratta di un battaglione di un migliaio di uomini – reparti di fanteria corazzati – che potrebbe essere schierato in Ungheria.

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Tratto da La Stampa

Dopo l’allarme degli Usa sul rischio di un’invasione imminente, la diplomazia tenta di giocare le ultime carte per evitare lo scontro armato. Ma dal colloquio tra Joe Biden e Vladimir Putin non è arrivata alcuna svolta. Anzi. In una telefonata durata poco più di un’ora ieri, i due leader hanno sostanzialmente ribadito le proprie posizioni. Il presidente Usa minaccia: «Se invadete la pagherete cara».
Ora tocca alla Germania di Olaf Scholz, che prepara il suo incontro con Putin. Il cancelliere tedesco ha chiesto consiglio ad Angela Merkel. Che, sottolinea la Bild, conosce Putin «come pochi altri capi di governo o di Stato, lo ha incontrato molte volte, sia in tempi buoni che cattivi. Conosce i giochi di potere che Putin usa volentieri nei confronti dei suoi interlocutori». Prima di recarsi a Mosca, Scholz incontrerà domani a Kiev il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il segretario di Stato Usa Anthony Blinken è tornato sulla decisione di evacuare l’ambasciata americana a Kiev, seguita poi da altri Paesi occidentali.
Intanto il segretario di stato americano Blinek avvisa: «Nessuno dovrà sorprendersi qualora la Russia dovesse provocare un incidente che poi userà per giustificare l’azione militare che ha pianificato» ha dichiarato. Il rischio di un intervento militare e «la minaccia sono imminenti», ha detto definendo l’operazione «la cosa più prudente da fare». 

Ministro degli Esteri ucraino: non sono stati registrati «drastici cambiamenti» alla frontiera
E mentre cresce a livello diplomatico la tensione tra Washington e Mosca, accusata di incrementare la propria presenza militare a ridosso del territorio ucraino, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha assicurato che «Negli ultimi giorni non sono stati registrati drastici cambiamenti» alla frontiera». Senza cambiamenti sostanziali anche le attività nei «territori occupati», ha aggiunto, parlando delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, nell’est del paese. L’Ucraina, ha quindi proseguito, continua «a lavorare attivamente con gli alleati e dall’interno», certa che la diplomazia sia l’unica via percorribile per risolvere la crisi. «L’Ucraina non è sola. La situazione è sotto controllo e il paese è preparato a qualunque tipo di scenario», ha assicurato.

L’Italia pronta a inviare mille uomini per rafforzare il fianco Sud-Est dell’Europa
Anche l’Italia è pronta a inviare nuove truppe per contribuire a rafforzare il confine Sud-Est dell’Europa. Si tratta di un battaglione di un migliaio di uomini – reparti di fanteria corazzati – che potrebbe essere schierato in Ungheria. E non è esclusa una presenza italiana anche in Bulgaria. Roma ha già dato disponibilità a partecipare alle eventuali decisioni che saranno assunte nei prossimi giorni dalla Nato. Intanto si è aggiunta – con Germania, Olanda, Spagna, Svezia e Danimarca – alla lista dei Paesi occidentali che hanno invitato i propri concittadini a lasciare l’Ucraina, circa duemila residenti. «Lavoriamo tutti al fine di evitare un’escalation», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo che «ovviamente lavoriamo a mantenere aperto un canale di dialogo con Mosca». Roma ha anche deciso il rientro, d’intesa con le ambasciate Ue nel Paese, del personale non essenziale della propria ambasciata a Kiev. A stretto giro è arrivato anche l’annuncio di Mosca, che a sua volta ha deciso di ridurre il personale diplomatico in Ucraina per il rischio di «possibili provocazioni».

Kiev continua a invitare i cittadini a «restare calmi»
E le tensioni militari si riflettono pure a migliaia di chilometri dall’Ucraina. Un sottomarino classe Virginia della Marina Usa è stato intercettato e allontanato dal cacciatorpediniere Maresciallo Chapochnikov nelle acque territoriali russe nel Pacifico, ha rivendicato la Difesa di Mosca, che ha convocato l’attaché militare di Washington. Ma il Pentagono non ha confermato l’accaduto. Kiev, in tutto questo, continua a invitare i cittadini a «restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico», mentre il presidente Volodymyr Zelensky ha insistito sul fatto che gli avvertimenti occidentali «causano il panico». 

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2 comments
  1. come al solito facciamo gli zerbini di chi si fa i propri interessi, invece di farci gli affari nostri e i nostri interessi qua va a finire come con ghedafi, che avendo noi italiani contratti buoni rispetto agli altri paesi europei la francia organizzo il fattaccio e noi ce lo siamo pigliato in tel cul.

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