Strage infinita: muore a 41 anni nel solito modo. La tripletta ha impiegato una sola settimana a farlo morire, ma per i giornali locali, nonostante fosse in salute, è solo un’ipotesi

tratto da La Gazzetta di Reggio

REGGIO EMILIA. Un uomo di quarant’anni, Fouad Benlahbil, mercoledì mattina è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Villa Cadè. L’uomo, di origini marocchine e in Italia con permesso di soggiorno, da tempo viveva e lavorava a Reggio, principalmente come bracciante agricolo. Il suo impegno serviva anche e soprattutto per aiutare la moglie e i suoi due figli piccoli, rimasti in Marocco.

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A trovarlo privo di vita è stato il suo coinquilino, poco prima di mezzogiorno di mercoledì. Immediata la chiamata al 118, ma quando i soccorritori sono arrivati sul posto per il quarantenne non c’era già più niente da fare.

La sua improvvisa e prematura scomparsa ha colpito chi lo conosceva e lo aveva visto anche recentemente in buono stato di salute.

Qualcuno ha collegato in qualche modo la drammatica vicenda alla somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid, che l’uomo si sarebbe fatto somministrare circa una settimana fa.

I conoscenti raccontano infatti che Fouad Benlahbil si fosse sentito poco bene dopo aver ricevuto il “booster” con cui avrebbe completato il proprio ciclo vaccinale e che, per questo motivo, fosse stato anche ricoverato all’ospedale Santa Maria Nuova. A distanza di pochi giorni dalle dimissioni è avvenuto il tragico ritrovamento nell’appartamento in cui abitava.

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