Indagato per omicidio colposo il medico che vaccinò Cinzia Pennino, l’insegnante di 46 anni dell’istituto Don Bosco di Palermo morta il 28 marzo dopo due settimane dalla somministrazione della prima dose di AstraZeneca. La procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati Vincenzo Fazio (difeso dall’avvocato Dario Gallo). Il medico verrà sentito dai magistrati nei prossimi giorni. I familiari della vittima avevano presentato un esposto per verificare un eventuale nesso fra la morte dell’insegnante e il vaccino. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dalla sostituta Giorgia Spiri. Le indagini sono state delegate agli investigatori del commissariato Oreto.
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Lo scorso anno era stata eseguita l’autopsia per accertare le cause della morte. I pm avevano nominato la professoressa Antonietta Argo. La famiglia Pennino ha dato incarico ai professori Paolo Procaccianti e Lucio Di Mauro. La donna era stata vaccinata l’11 marzo nell’hub della Fiera del Mediterraneo. Dopo due settimane iniziarono i dolori allo stomaco. Al pronto soccorso del Buccheri La Ferla con una Tac venne scoperta la trombosi addominale ed era stata così trasferita al reparto di Ematologia del Policlinico. Poi il ricovero in terapia intensiva, dove è morta il 28 marzo.
La Procura aveva subito aperto un fascicolo, per valutare se la professoressa fosse stata assistita correttamente dai vari medici. Come previsto poi da una circolare della Regione, l’autopsia era stata affidata alla speciale task force, coordinata dal professore Cristoforo Pomara, per verificare eventuali connessioni tra decesso e vaccinazione. Un legame questo che finora non è stato verificato scientificamente.