Green Pass nei negozi, parte da Napoli la rivolta? I negozi sono vuoti e i commercianti si rifiutano di fare gli sbirri

Napoli, la protesta dei commercianti: “Con i controlli del Green Pass rischiamo di perdere clienti”

Le nuove regole sono in vigore da poche ore ma il tabaccaio continua a far entrare la clientela senza chiedere il certificato verde. “Scusi ma il Green Pass non lo chiede?”. “Voi ce l’avete, signora? Basta che mi dite di sƬ, non voglio nemmeno vederlo. Io mi fido dei miei clienti”.

Scorre tranquilla la giornata del via libera a chi ha il Green Pass base nei negozi e negli uffici, in banca, alle poste e in tutti i servizi (esclusi i generi alimentari). Controlli serrati nei grandi negozi, alle Poste e in banca, si chiude un occhio negli esercizi piĆ¹ piccoli. In una giornata di sole, la voglia di shopping non c’ĆØ, i negozi sono vuoti e gli esercenti storcono il naso per l’arrivo di nuove restrizioni che ancora una volta sacrificano il commercio giĆ  in crisi. Protestano per regole stringenti che li costringono a mettere alla porta chi ha il Green Pass scaduto o non ĆØ vaccinato.

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Rosario Ferrara, del consorzio Toledo- Spaccanapoli non ĆØ lieto dell’ennesima novitĆ . “Ho scaricato la app ma nel mio negozio sono entrate pochissime persone e non sono riuscito nemmeno a controllare perchĆ© la app ĆØ in continuo aggiornamento, non funziona, c’ĆØ qualcosa che non va ” . Davide Galluccio della tabaccheria Calabritto ha il cellulare con la app sul banco.
“Impossibile controllare tutti i clienti che entrano da noi, dovremmo mettere una persona dedicata solo ai controlli. Qui c’ĆØ gente che entra per pochi secondi, un biglietto da un euro per i bus e va via, non ci sono nemmeno i tempi. Facciamo controlli a campione, in mattinata ne ho fatti una decina”. Qualcuno alla vista dei controlli ĆØ andato via.

“Non possiamo perdere clientela dopo due anni cosƬ drammatici- protesta Roberta Bacarelli, presidente Federmoda Campania – mi sembra una cosa allucinante; Confcommercio aveva fatto di tutto perchĆ© questa nuova legge fosse scongiurata, non possiamo metterci a fare i guardiani. Dopo due anni di dramma economico, metterci pure a cacciare via i nostri clienti ĆØ vergognoso mentre a Sanremo non si chiede il Green Pass per motivi di privacy”. Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania punta il dito sui controlli: “ƈ stata una giornata particolare, gli imprenditori sono costretti ancora una volta a sopportare un peso che non gli compete, il controllo. Sono lenti gli incassi dei saldi e lentissimo lo shopping, purtroppo”.

C’ĆØ chi segnala i primi problemi, emersi nel corso delle verifiche. Ananrita Minopoli, titolare di un negozio di abbigliamento a Chiaia, segnala Green Pass scaduti: ” Abbiamo dovuto mandare via clienti, per noi ĆØ uno smacco ” . ” Siamo convinti che con le nuove regole si voglia indurre alla vaccinazione ma in un momento come questo si rischia di peggiorare una situazione giĆ  drammatica ” commenta Carla Della Corte, presidente Confcommercio Napoli. Accessi scaglionati alle poste, file in orario di punta in via Gulio Cesare e in via Chiatamone, qualche difficoltĆ  per i clienti piĆ¹ anziani, non a conoscenza delle nuove regole, costretti a tornare a casa. C’ĆØ chi si presenta con il pass cartaceo. “Sono andato a stampare il Green Pass in farmacia – racconta Saverio Esposito, 83 anni – devo ritirare la pensione, lo trovo eccessivo, ĆØ un problema in piĆ¹ ” .

Il Green Pass si controlla in autonomia con accesso obbligato al totem di controllo, oppure direttamente allo sportello. Auto controllo anche da Zara e H& M: tutti gli ingressi vengono verificati, con un lettore elettronico del Qrcode senza il quale non si accede allo store. La legge richiede controlli a campione e prevede sanzioni di 100 euro solo per il cliente, non per il commerciante ma c’ĆØ chi non vuole rischiare il verbale e procede con controlli a tappeto. Immancabili i negozi “no pass”. A Capri all’esterno di un famoso negozio di orologi sulla celebre via Camerelle, il titolare ha esposto un cartello: ” No al Green Pass. Discriminare chi entra in negozio ĆØ una vergogna ” . Si manifesta anche in centro ma sono in pochi, in venti del Coordinamento No Green Pass di Napoli hanno sfilato ieri inscenando un flash mob in tuta bianca con la scritta ” No Green Pass”.

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