di Mario Adinolfi da Facebook
Oggi lo Stato mette fuorilegge milioni di over 50 non vaccinati, ne viola la privacy trasmettendo dati sanitari per multare con 100€ anche pensionati con la minima sociale. Lo stesso Stato vieta in Rai di chiedere ai cantanti di Sanremo se sono vaccinati o no. I giornalisti chinano il capo e tacciono, non fanno la domanda. Sono gli stessi giornalisti che assalivano Djokovic per essersi recato non vaccinato a giocare gli Australian Open, ma davanti ai diktat del teatro Ariston battono i tacchi e eseguono. Sono gli stessi giornalisti che nascondono in tagli bassi di pagine interne la notizia dell’insegnante che si dà fuoco a Rende. Su Corsera e Repubblica neanche una riga. Ricorderemo tutto.
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Nessun obbligo di vaccino per i cantanti in gara al ‘Festival di Sanremo, a meno che ovviamente non abbiano più di 50 anni e ricadano dunque nell’obbligo di legge previsto dal Governo. È stato chiaro il direttore di Rai1 Stefano Coletta nello spiegare che le leggi seguite all’Ariston sono quelle nazionali: “Come il teatro Ariston si collega alle norme generali previste per i teatri, con la piena capienza, il super green pass e le mascherine Ffp2, così vale la regola che sotto i 50 anni non c’è un obbligo di vaccino. La selezione degli artisti sul palco non può essere dirimente distinguendo vaccinati e no vax: si tratta di dati sensibili, che la Rai non può chiedere”, le parole durante la conferenza stampa dal Casinò di Sanremo.