“Dovete pagare per il mio calvario” Arriva da Firenze la prima vera denuncia per una reazione avversa: un ictus l’ha rovinata per sempre

Una querela contro ignoti per lesioni personali colpose è stata presentata ieri presso la Procura di Lucca dal legale che difende la famiglia Cervelli, l’avvocato Giovanni Mandoli. Irene Cervelli lo scorso 3 giugno, a 41 anni, è stata colpita da un ictus, otto giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. “Nella cartella clinica rilasciata dall’ospedale Cisanello, c’è la diagnosi di trombocitopenia, trombosi immunitaria indotta da vaccino, cosiddetta VITT. Chiederemo ad Aifa di certificare la correlazione ” .

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La giovane donna, che ha riportato danni neurologici per i quali è necessario un percorso riabilitativo, è tornata a casa dopo essere stata ricoverata prima a Cisanello e poi all’ospedale della Versilia.

Per la Asl Toscana nord ovest quello di Irene Cervelli è uno dei rarissimi casi in cui potrebbe esserci correlazione tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la reazione avversa, il caso è stato segnalato ad Aifa. Il 10 giugno 2021 la famiglia Cervelli aveva lanciato un appello a CTS e Regione Toscana affinché rivalutassero gli open day Astra-Zeneca per gli under 50.

La vicenda della donna toscana sarebbe, per la Asl, una di quelle che potrebbe aver portato Aifa alla decisione di non utilizzare più quel tipo di vaccino sugli under 50. L’agenzia si è basata anche su dati internazionali e sulle posizioni di Ema, agenzia farmacologica europea. Adesso, probabilmente, sarà anche un giudice a esprimersi sul singolo caso. “La famiglia Cervelli infatti ha depositato la querela per far chiarezza circa eventuali responsabilità imputabili” spiega l’avvocato Giovanni Mandoli. Irene aveva prenotato il vaccino attraverso il portale regionale, che le aveva assegnato Pfizer, ma per anticipare la vaccinazione aveva aderito a un open day vaccinale a Lucca il 26 maggio. Il 3 giugno ha avuto un malore in seguito al quale è stata sottoposta a due interventi chirurgici.

“L’ictus da trombosi verificatosi il 3 giugno dopo la somministrazione del vaccino, le ha provocato danni neurologici consistenti che a oggi non le consentono di essere autosufficiente ” fa sapere il legale

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