Virologi nel mirino: “Ridicolizzare non paga, arroganti”. Chi apre il fuoco: un grosso caso in corsia.
Quando i medici iniziano a scontrarsi tra di loro, non ĆØ mai un buon segno. IĀ virologiĀ sono certamente le personalitĆ piĆ¹ in vista degli ultimi due anni: ancora oggi imperversano nelle piĆ¹ disparate trasmissioni televisive per affrontare lāargomento dellāemergenzaĀ CovidĀ e per esprimere i loro pareri, spesso discordanti tra loro. Adesso perĆ² i virologi sono finiti nel mirino deiĀ colleghi oncologi, che hanno deciso di farsi sentire per chiedere āpiĆ¹ umiltĆ e toni bassiā.
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Lāappello ĆØ arrivato dal Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri, che ha scritto una lettera aperta sui gravi effetti della pandemia sui pazienti oncologici. Inoltre il Cipomo ha posto lāattenzione sulla sovraesposizione mediatica dei virologi e sullāatteggiamento che questāultimi assumono il piĆ¹ delle volte: āTroppi virologi, terminologia introdotta per il grande pubblico, parlano della pandemia alzando i toni lāuno contro lāaltro, spesso ridicolizzando chi la pensa diversamente. Non va beneā.
āAbbiamo imparato anni fa – si legge ancora nella lettera del Collegio italiano oncologi – che ridicolizzare, parlare con arroganza non paga, anzi spesso si ottiene lāeffetto opposto. Sarebbe opportuno che si parlasse con piĆ¹ umiltĆ , avendo il coraggio di dire che molti aspetti ancora non si conoscono e qualche volta dire ānon lo soāā.